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Project Mercury è il terzo (e conclusivo) capitolo delle Performance Series di OHT, un archivio in divenire di spettacoli ispirati alla ricerca sociologica di Richard Sennett sugli scarti emotivi dovuti alla propria condizione lavorativa. Un catalogo dei limiti della vita quotidiana, degli imbarazzi e delle deficienze della nostra società che diventa materia teatrale attraverso l'uso dell’ironia. In questo spettacolo, le vicissitudini di Patric lasciano posto a quelle di Fiora e Chiara, che si allenano per diventare astronaute e affrontare quella che, a tutti gli effetti, è un’odissea spaziale. L’incapacità di affermarsi rimane latente in ogni loro gesto e parola, ma questo non le fa certo demordere nel tentativo di conquistare la loro porzione di spazio. È la loro totale assenza di cinismo a trasformare un asettico studio fotografico nella luna e a porre lo spettacolo in bilico fra l'illusione e un vero viaggio interstellare.

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Lo spettacolo indaga le conseguenze emotive dell'infrangersi dei sogni prendendo ispirazione da Mercury 13, fallimentare progetto americano che cercò di mandare tredici donne nello spazio. Avviato verso la fine degli anni '50, Mercury 13 (il nome facevo eco a Mercury 7, coevo programma della NASA che per primo mandò sette uomini nello spazio) avrebbe dovuto preparare tredici donne a diventare astronaute. Il progetto si infranse per via del semplice fatto che le astronaute, in quanto donne, non potevano far parte dell’esercito americano né, di conseguenza, della NASA. Intanto però, nel 1963, l’Unione Sovietica mandava la prima donna nello spazio: Valentina Tereshkova. Questo rappresentò non solo un incommensurabile successo dell’URSS ai danni degli USA, ma anche una profonda delusione in Jerrie Cobb, la front-woman di Mercury 13 che, nonostante un monte ore di volo nettamente superiore a qualunque altro pilota maschile dell’epoca, vide sfumare il proprio sogno a causa dell’origine para-militare della NASA. Lo spettacolo si allaccia anche al primo e unico sciopero nello spazio, che avvenne il 28 dicembre 1973 quando l'equipaggio dello Skylab, composto da Gerald Carr, Edward Gibson e William Pogue, decise di tagliare tutte le comunicazioni radio con la NASA per 24 ore, trascorrendo la giornata rilassandosi e guardando la terra dallo spazio. Una volta riprese le comunicazioni, ci furono discussioni tra l'equipaggio e la NASA, e la missione continuò per diverse settimane prima che l'equipaggio rientrasse sulla terra nel 1974.Oscillando tra queste vicende, lo spettacolo diventa un meccanismo analogico che fa dialogare le due aspiranti astronaute con John Fitzgerald Kennedy, Jerrie Cobb e i protagonisti del primo sciopero nello spazio.

Il primo spettacolo (titolo: “Autoritratto con due amici”) affronta il fallimento in uno spazio privato. Il secondo (titolo: “Debolezze”) vira sull’esposizione delle proprie debolezze in un luogo pubblico. Infine il terzo (titolo: “Project Mercury”) ruota attorno all’assenza di privilegi nello spazio siderale.

Richard Sennett

Nato nel 1943 a Chicago, è professore di Sociologia alla London School of Economics e alla New York University. I suoi studi si concentrano sull'analisi della vita nei contesti urbani, delle conseguenze emotive provocate dall'eccessiva precarietà e delle modalità attraverso cui le persone producono cultura. È stato consigliere personale dell’ex presidente Barack Obama e i suoi studi hanno influenzato molti studiosi tra cui Zygmunt Baumann. La sua ricerca è stata riconosciuta con l’Hegel Prize alla carriera (2006) e il Gerda Henkel Prize (2008), premio dal valore di 100.000€.

Il male che si tollera dipende dal bene che si desidera” - Richard Sennett

anno

2017

durata

0:53:00.0

genere

teatro

credits

di OHT | Office for a Human Theatre

> idea, regia, scenografia di Filippo Andreatta
> di e con Fiora Blasi e Chiara Caimmi
> versione precedente con Sara Rosa Losilla / Isabella Mongelli
drammaturgia Filippo Andreatta e Charles Adrian Gillott
esperto spaziale Paolo Giuseppe Bianchi
costumi Andrea Ravieli
capo macchinista Giovanni Marocco
direttore di palcoscenico Rosario Fontanella / Massimiliano Rassu
produzione Laura Marinelli
amministrazione Chiara Fava
> una produzione OHT
con il supporto di Fondazione Caritro, Provincia Autonoma di Trentoresidenza artistica Centrale Fies, Residenze IDRA, Teatro Cantiere Florida
dedicato a Kat Elle, Rasmus Exo e Frida

storia produzione

26.XI.2016 Firenze, Teatro Cantiere Florida
29.VII.2017 Dro, Drodesera Festival - Centrale Fies
02-03.IX.2017 Andra, Festival Castel dei Mondi
25.XI.2017 Brescia, Wonderland Festival
02.III.2018 Modena, Teatro delle Passioni - ERT
05-06-07.X.2018 > Milano, Zona K
06.IV.2019 > Asti, Spazio KOR
13-14.XI.2019 > Roma, Angelo Mai

numero repliche

10