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Autoritratto con due amici è il primo capitolo delle Performance Series di OHT, un archivio in divenire di spettacoli ispirati alla ricerca sociologica di Richard Sennett sugli scarti emotivi dovuti alla propria condizione lavorativa. Un catalogo dei limiti della vita quotidiana, degli imbarazzi e delle deficienze della nostra società che diventa materia teatrale attraverso l'uso dell’ironia. Protagonisti di Autoritratto con due amici sono Adrian e Patric, probabilmente lo stesso personaggio a diversi stadi di decadenza, che perseverano nella loro avventura catartica. Una catarsi combattiva, artistica e improbabile che avviene nello studio-appartamento di Adrian. Un luogo intimo e sconfortante dove i due nerd lottano per occupare uno spazio che forse gli spetta. È la loro riluttanza a fallire che mette lo spettacolo in bilico fra un genuino senso dell’umorismo e la disperazione.

A essere messo in discussione è il fenomeno del fallimento non solo per i suoi effetti ilari, cinici e comici ma anche per la profonda tristezza che porta con sé. In accordo con Richard Sennett, la riluttanza a considerare il fallimento parte della nostra vita quotidiana è uno dei più grandi tabù contemporanei. Le domande che ci poniamo sono: fallire significa non aver raggiunto o realizzato nulla? C’è qualcosa che rimane da un fallimento? Quando è il momento giusto per la rassegnazione? Chi e cosa decreta il nostro personale successo?

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In maniera ellittica, e autoironica, OHT vuole rivitalizzare le nostre incapacità all’interno di uno spettacolo che non sarà mai un capolavoro ma, tuttavia, qualcosa di sincero.

Un autoritratto con due amici.

I will not make anymore boring art” - John Baldessari

Laughing lessens our lacks” - Henri-Louis Bergson

Il primo spettacolo (titolo: “Autoritratto con due amici”) affronta il fallimento in uno spazio privato. Il secondo (titolo: “Debolezze”) vira sull’esposizione delle proprie debolezze in un luogo pubblico. Infine il terzo (titolo: “Project Mercury”) ruota attorno all’assenza di privilegi nello spazio siderale.

Richard Sennett

Nato nel 1943 a Chicago, è professore di Sociologia alla London School of Economics e alla New York University. I suoi studi si concentrano sull'analisi della vita nei contesti urbani, delle conseguenze emotive provocate dall'eccessiva precarietà e delle modalità attraverso cui le persone producono cultura. È stato consigliere personale dell’ex presidente Barack Obama e i suoi studi hanno influenzato molti studiosi tra cui Zygmunt Baumann. La sua ricerca è stata riconosciuta con l’Hegel Prize alla carriera (2006) e il Gerda Henkel Prize (2008), premio dal valore di 100.000€.

Il male che si tollera dipende dal bene che si desidera” - Richard Sennett

anno

2013

durata

0:53:00.0

genere

teatro

credits

di OHT | Office for a Human Theatre

idea, regia, scenografia Filippo Andreatta
di e con Charles Adrian Gillott, Patric Schott
ph Fabio Cella
produzione OHT, Fondazione Caritro, Provincia Autonoma Trento
in collaborazione con Regione Trentino Alto-Adige
residenze Istituto Italiano di Cultura -Vienna, Inteatro, Centrale Fies
grazie a Anda Skrējāne, Biljana Srbljanovic, Ilaria Mancia, Nadia Simeonkova
dedicato a Bertolt Brecht, John Baldessari e Michelle Williams

storia produzione

24.II.2012 Rovereto, MART museo d'arte moderna e contemporanea
26-27.VII.2014 Dro, Festival Drodesera - Centrale Fies 
16.XI.2014 > Arzignano, Festival By-Pass
11-12.X.2015 > Rovereto, MART museo d'arte moderna e contemporanea
15.IX.2016 > Roma, Short Theatre Festival
dal 11 al 15.XI.2015 Milano, Teatro dell’Arte – CRT Milano

numero repliche

11