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immaginare politiche culturali trasformative
L’arte ha un ruolo fondamentale nella costruzione di nuovi immaginari, crea spazi dove la diversità viene costantemente negoziata, da voce alla pluralità, sostanziando pratiche che favoriscono una partecipazione, implicitamente, politica ed emotiva. Restituirle spazio significa liberare quella capacità di immaginazione di cui abbiamo estremo bisogno.
Ma cosa significa produrre cultura? Anche spronato dalle linee promosse dall’Unione Europea, il dibattito pubblico si sta spostando sul tema dell’accesso all’arte pur evitando le questioni più spinose: come costruire spazi generativi di produzione che possano definirsi liberi e plurali? Chi definisce i contorni redistributivi di sapere, potere ed economici? Soprattutto in ambito culturale la questione centrale rimane infatti non cosa, ma chi decide.
È questo il punto di partenza che ha invitato collaborativamente a chiedersi chi sono, oggi, le persone e le realtà che hanno la possibilità di creare forme e linguaggi artistici e come si possano ripensare collettivamente le politiche culturali per renderle più inclusive, aperte e plurali.
Controfrattale è una due giorni di dialoghi pubblici e laboratori aperti in cui condividere esperienze ed elaborare proposte, con l’obiettivo comune di restituire delle linee generali per le pratiche e le politiche culturali di cui abbiamo bisogno.
mercoledì 27 settembre > ore 18:30-20:30  > Giardino del Muse
immaginari generativi
un dialogo aperto con:
Marie Moïse, attivista e ricercatrice indipendente > sulla cultura come bene comune e pratiche di redistribuzione
Gaspare Caliri, co-fondatore di Kilowatt Bologna > sul potere trasformativo dell’arte, partecipazione e contro omologazione culturale
Jacopo Lanteri, direttore artistico e generale di Tanzfabrik Berlin > sulla costruzione di processi generativi ed esperienze estere
modera: Anna Benazzoli [OHT | Office for a Human Theatre]
giovedì 28 settembre > ore 9:00-13:30 > Palazzo delle Albere
coprogettare politiche trasformative
laboratori aperti per immaginare le politiche culturali del domani.
ore 9:00-9:30 > Accoglienza e introduzione
ore 9:30-11:00 > Laboratori // primo turno 
1. Industrie culturali e creative: ecosistemi per lo sviluppo locale > inquadramento: Centro OCSE di Trento // facilita: Centro OCSE di Trento con TSM
2. Spazi e risorse: pratiche di restituzione e redistribuzione > inquadramento: Gaspare Caliri, Kilowatt Bologna // facilita: Emanuele Pastorino
3. Lavorare nella cultura: azioni e forme di organizzazione collettiva > inquadramento: Alessio Mazzaro, AWI-Art Workers // facilita: Martina Melilli
ore 11:15-12:45 > Laboratori // secondo turno 
4. Politiche culturali e strumenti di attuazione: bandi, indicatori e impatti > inquadramento: Bertram Niessen, che-fare // facilita: Emanuele Pastorino
5. Nuove generazioni: percorsi formativi e protagonismo giovanile > inquadramento: Cecilia Colombo, Kilowatt Bologna // facilita: Giulia Cutello
6. Cultura di prossimità per lo sviluppo di comunità > inquadramento: Euricse - European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises.
ore 13:00-13:30 > Restituzione e condivisione finale
un progetto di OHT - Office for a Human Theatre
con OCSE, tsm – Trentino School of Management e Svolta (Fondazione Caritro+Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale+CSV Trentino).
participants
laureata in sociologia e antropologia all’Université Paris Diderot. Phd in Filosofia politica, fa ricerca e attivismo in ambito femminista e costruisce reti di mutualismo femminista e cura di comunità. Insegna alla Stanford University Florence e collabora con l’Università di Innsbruck. È co-traduttrice del "Manifesto della cura. Per una politica dell’interdipendenza" (Alegre, 2021) e "Donne, razza e classe" di Angela Davis (Alegre, 2018), e traduttrice di "Da che parte stiamo. La classe conta" di bell hooks (Tamu, 2022) e "Pleasure activism. La politica dello stare bene" di adrienne maree brown (nero, 2022). Le sue ricerche vertono principalmente su questioni postcoloniali e di genere in un’ottica intersezionale.
> Gaspare Caliri
co-fondatore di Kilowatt e di Kilowatt Consulting. Si occupa di co-design, community organizing, capacity building per gruppi di lavoro e organizzazioni. Laureato in Comunicazione e specializzato in Discipline semiotiche presso l’Università di Bologna, ha fondato e lavorato per snark – space making, agenzia di progettazione multidisciplinare, come project manager per processi creativi collettivi dedicati a Pubbliche Amministrazioni e cittadinanza. Ha fondato la Scuola morbida, percorso di formazione sulle competenze trasversali, presso le Serre dei Giardini. È membro del consiglio direttivo di artway of thinking, collettivo di arte relazionale dedicato alla co-creation methodology.
> Jacopo Lanteri
direttore artistico e generale di Tranzfabrik Berlin, unico centro a Berlino interamente dedicato alla danza contemporanea. Coordinatore artistico del network europeo APAP (Advancing Performing Arts Projects) ha inoltre lavorato in istituzioni quali BRUT Theater di Vienna e Centrale Fies. Cura pubblicazioni di vario genere tra cui "Remembering the future", "Audiences or communities? Between poicies, marketing and true desires".
> Betram Niessen 
è ricercatore, progettista, docente in master e corsi universitari: ha insegnato nelle Università di Milano-Bicocca, Milano Statale, oltre che all’Università degli studi di Trento. È direttore scientifico di cheFare, con cui si occupa di progettazione culturale, organizzazione di eventi e festival, processi collaborativi online e offline, empowerment di organizzazioni culturali dal basso e advisory per le istituzioni. Collabora spesso con testate online, offline e radio: “Il Sole 24 Ore”, “IL”, “Nòva”, “Il Giorno”, “Artribune”, “Digicult”, Rai Radio Live e RSI Radiotelevisione svizzera. È membro di diversi consigli culturali, giurie, board, commissioni tecniche e scientifiche per la valutazione di progetti culturali.
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credits
> a cura di Anna Benazzoli / Office for a Human Theatre [OHT]
> con Centro OCSE di Trento, tsm – Trentino School of Management, Ufficio Svolta, AWI-Art Workers, cheFare, Kilowatt Bologna.
> progetto grafico bruno, Venezia
> hanno partecipato: Marie Moïse, Gaspare Caliri, Jacopo Lanteri, Bertram Niessen, chefare, AWI - art workers italia, Kilowatt Bologna, OCSE - organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, tsm - Trentino School of Management, EURICSE - European Research Institute on Cooperatives and Social Enterpreises, Svolta, Fondazione Caritro, Provincia di Trento, Azioni fuori posto, MART-Museo di Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Mercurio soc.coop, Art to art, La Foresta - accademia di comunità, La Strada-Der weg / cooltour, Elementare Teatro, Fondazione Franco Demarchi, Comune di Trento, Centro Servizi culturali S.Chiara, Oriente Occidente, Ariateatro, Provincia di Bolzano - dipartimento cultura italiana / ufficio politiche giovanili, Infiorescenze, Cooperativa 19, UNITN aps, Compagnia Abbondanza/Bertoni, Trento film festival, Centro cultura fotografica trento, artisti e artiste, progettisti e progettiste culturali che operano in Trentino e Alto Adige / Südtirol, decisori e decisore politiche.
